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Carlo Infante
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Reporter di Urban Experience aps
Carlo Infante è changemaker, esperto di Performing Media e fondatore di Urban Experience. Opera nell’ambito dell’innovazione sociale con azioni di resilienza urbana come i walkabout: esplorazioni partecipate radionomadi integrate al design thinking.
Carlo Infante è changemaker, docente di Performing Media, fondatore di Urban Experience e progettista culturale per la resilienza urbana e la cittadinanza educativa.
Ha diretto, negli anni Ottanta, festival come Scenari dell’Immateriale, condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio3, televisive come Mediamente.scuola su RAI3 e Salva con Nome su RAInews24 (nel 2009).
Ha ideato (in occasione delle Olimpiadi Torino 2006) format web, come il geoblog (che permetteva di scrivere storie nelle geografie, prima di GoogleMaps), che esplicitano la tensione creativa di una social innovation agita nel territorio (come è accaduto con i Performing Media Lab in Salento per La Notte della Taranta, e in Piemonte all’interno di un Bene Confiscato alle Mafie, con Acmos e Libera).
Nel 1996 al Salone del Libro di Torino ha curato il progetto Il Futuro Digitale che ha lanciato il dibattito sulle nuove tecnologie per l’apprendimento e in particolare sull'Edutainment. Per la Regione Piemonte ha curato i primi percorsi formativi per le imprese sull’open innovation.
E’ autore, tra l’altro, di Educare on line (1997, Netbook), Imparare giocando (Bollati Boringhieri, 2000), Edutainment (Coop Italia, 2003), Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile (Novecentolibri, 2004), Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti (Memori, 2006), Paesaggi Umani (Bordeaux, 2021) e di decine (e decine) di altri saggi di cui è coautore e articoli (migliaia) per più testate (tra cui NOVA-Sole24ore, Tiscali e L’Unità, per cui ha curato l’inserto mensile UniTag, e attualmente La Nuova Ecologia, su cui ha la rubrica Urban Experience).
Ha insegnato in diverse Università e Politecnici (Roma, Lecce, Torino, Udine, Milano, Pisa, Cagliari, etc) e Accademie di Belle Arti (Macerata, Bari), sia per workshop sia come titolare di cattedre (“Performing Media” e “Culture Digitali”) a contratto.
Ha contribuito ad avviare il dibattito sui nuovi modelli di apprendimento all'avvento del l'innovazione digitale, già nel 1992, attraverso la collaborazione con l’Istituto di Psicologia del CNR e i primi progetti sul multimedia educativo alla Biennale dell’Adolescenza di Cagliari (1994) dove è stato realizzato il primo Medialab italiano. Poi al Salone del Libro di Torino, dal 1994, con il convegno Navigare nei testi, co-progettato con Luciano Gallino, ha avviato un percorso, fino al 2005, sviluppato con il progetto La Scrittura Mutante.
Una competenza questa, su creatività e nuove forme dell’apprendimento, per cui è stato nominato in un comitato di esperti del Ministero Pubblica Istruzione (Decreto n.9 del 22/6/98) e nel comitato scientifico di WebScuola di Tin.it (Telecom Italia).
Nel 2012 ha progettato e curato per la piattaforma di social innovation Idea360 di Fondazione Italiana Accenture il forum (con decine di temi e centinaia di partecipanti) Eduskill: i nuovi modelli educativi.
E' tra i fondatori di Stati Generali dell’Innovazione (con cui nel 2012 si lancia il progetto Roma Smart City in cui si tratta di “città resiliente”) ne è stato componente del direttivo (come nei decenni precedenti lo era stato dell’Ass.Nazionale Critici di Teatro e della Consulta Nazionale del Video), fa parte del comitato scientifico di Symbola ed è tra i promotori di Communia-Rete per i Beni Comuni.
Ha curato per l‘Enciclopedia Italiana Treccani (Scienza e Tecnica-Informatica) il saggio Culture Digitali e diversi lemmi correlati ed è docente di Tecnologie digitali e processi cognitivi all'Università Mercatorum e presso altri Atenei, a contratto.
Esplora, conversa, sollecita sguardo partecipato per l’apprendimento dappertutto, design thinking e urbanismo tattico, con Urban Experience nei walkabout: conversazioni radionomadi con i piedi per terra e la testa nel cloud.
Ha diretto, negli anni Ottanta, festival come Scenari dell’Immateriale, condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio3, televisive come Mediamente.scuola su RAI3 e Salva con Nome su RAInews24 (nel 2009).
Ha ideato (in occasione delle Olimpiadi Torino 2006) format web, come il geoblog (che permetteva di scrivere storie nelle geografie, prima di GoogleMaps), che esplicitano la tensione creativa di una social innovation agita nel territorio (come è accaduto con i Performing Media Lab in Salento per La Notte della Taranta, e in Piemonte all’interno di un Bene Confiscato alle Mafie, con Acmos e Libera).
Nel 1996 al Salone del Libro di Torino ha curato il progetto Il Futuro Digitale che ha lanciato il dibattito sulle nuove tecnologie per l’apprendimento e in particolare sull'Edutainment. Per la Regione Piemonte ha curato i primi percorsi formativi per le imprese sull’open innovation.
E’ autore, tra l’altro, di Educare on line (1997, Netbook), Imparare giocando (Bollati Boringhieri, 2000), Edutainment (Coop Italia, 2003), Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile (Novecentolibri, 2004), Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti (Memori, 2006), Paesaggi Umani (Bordeaux, 2021) e di decine (e decine) di altri saggi di cui è coautore e articoli (migliaia) per più testate (tra cui NOVA-Sole24ore, Tiscali e L’Unità, per cui ha curato l’inserto mensile UniTag, e attualmente La Nuova Ecologia, su cui ha la rubrica Urban Experience).
Ha insegnato in diverse Università e Politecnici (Roma, Lecce, Torino, Udine, Milano, Pisa, Cagliari, etc) e Accademie di Belle Arti (Macerata, Bari), sia per workshop sia come titolare di cattedre (“Performing Media” e “Culture Digitali”) a contratto.
Ha contribuito ad avviare il dibattito sui nuovi modelli di apprendimento all'avvento del l'innovazione digitale, già nel 1992, attraverso la collaborazione con l’Istituto di Psicologia del CNR e i primi progetti sul multimedia educativo alla Biennale dell’Adolescenza di Cagliari (1994) dove è stato realizzato il primo Medialab italiano. Poi al Salone del Libro di Torino, dal 1994, con il convegno Navigare nei testi, co-progettato con Luciano Gallino, ha avviato un percorso, fino al 2005, sviluppato con il progetto La Scrittura Mutante.
Una competenza questa, su creatività e nuove forme dell’apprendimento, per cui è stato nominato in un comitato di esperti del Ministero Pubblica Istruzione (Decreto n.9 del 22/6/98) e nel comitato scientifico di WebScuola di Tin.it (Telecom Italia).
Nel 2012 ha progettato e curato per la piattaforma di social innovation Idea360 di Fondazione Italiana Accenture il forum (con decine di temi e centinaia di partecipanti) Eduskill: i nuovi modelli educativi.
E' tra i fondatori di Stati Generali dell’Innovazione (con cui nel 2012 si lancia il progetto Roma Smart City in cui si tratta di “città resiliente”) ne è stato componente del direttivo (come nei decenni precedenti lo era stato dell’Ass.Nazionale Critici di Teatro e della Consulta Nazionale del Video), fa parte del comitato scientifico di Symbola ed è tra i promotori di Communia-Rete per i Beni Comuni.
Ha curato per l‘Enciclopedia Italiana Treccani (Scienza e Tecnica-Informatica) il saggio Culture Digitali e diversi lemmi correlati ed è docente di Tecnologie digitali e processi cognitivi all'Università Mercatorum e presso altri Atenei, a contratto.
Esplora, conversa, sollecita sguardo partecipato per l’apprendimento dappertutto, design thinking e urbanismo tattico, con Urban Experience nei walkabout: conversazioni radionomadi con i piedi per terra e la testa nel cloud.